L’Adolescenza è quella fase della vita che possiamo collocare tra i 14 e i 22 anni ed è considerata per molti versi un periodo critico nella crescita di un individuo.
In questa delicata fase, infatti ,avviene il primo distacco dai genitori, alla ricerca di una propria identità: vengono meno le certezze, i punti di riferimento, i luoghi sicuri.
Nell’adolescenza, se da una parte il mondo degli adulti viene visto come deludente, il proprio mondo interiore viene vissuto in maniera conflittuale: questa sensazione di ambivalenza crea ansie, conflitti, crisi emotive.
E’ il periodo dei grandi cambiamenti:
Il corpo innanzitutto si trasforma così velocemente da sembrare “un estraneo”, e viene utilizzato spesso come “spazio di sperimentazioni” o “campo di battaglia”: ecco che compaiono disturbi alimentari, abuso di sostanze, gravidanze indesiderate …
Anche la propria identità sessuale prende forma, ovvero la convinzione di far parte di un orientamento sessuale ed identificarvisi. Il compito difficile dell’adolescente è quello di integrare la nuova sessualità con l’affettività in maniera armoniosa.
L’acquisizione di una propria identità, porta l’adolescente ad acquisire autonomia e distacco rispetto alle figure genitoriali: questo crea un conflitto all’interno dell’ambiente familiare ed un’iniziale difficoltà ad adattarsi in questo nuovo contesto, trovando il proprio posto in esso.
La formazione di un’identità sociale, che passa attraverso il confronto con i coetanei. Se da un lato il gruppo dei pari crea senso di condivisione ed appartenenza, spesso però dall’altro crea conflitti che possono dare adito a manifestazioni ansiose o difficile gestione della propria emotività.
In questo quadro, le manifestazioni del disagio possono riguardare diverse aree:
- Difficoltà a riconoscere i propri obiettivi di vita
- Difficoltà sentimentali o relazionali
- Crisi di identità e smarrimenti dovuti al fatto di non riconoscersi più
- Problemi scolastici
- Conflitti con i genitori
- Disagio per il proprio corpo
- Problematiche di tipo alimentare, legate all’assunzione di sostanze, impulsività
- Difficile gestione delle emozioni: rabbia vs atteggiamenti di chiusura e ritiro dalle relazioni
- Bullismo
- Ossessioni
- Dubbi sulla propria identità sessuale
I genitori sono quindi spesso spettatori attoniti di questo processo di trasformazione.
La sensazione di impotenza, legata al vedere la situazione sfuggire dalle loro mani , è spesso l’emozione che prevale, insieme alla rabbia per non essere in grado di aiutare i propri figli.
In particolare la difficoltà maggiore consiste nel “saper mantenere la giusta distanza”: tra la spinta all’autonomia e il giusto bisogno di sostegno che il figlio adolescente ancora necessita.
Una ricetta magica per aiutare il genitore a superare indenne questa difficile fase naturalmente non esiste. Quel che è sempre valido come consiglio è forse quello di modulare l’atteggiamento verso le richieste del figlio sempre in base alla situazione o al problema da affrontare.